lunedì 30 ottobre 2017
Che Guevara, la solitudine dell'eroe
lunedì 23 ottobre 2017
La cubania
Per
certi versi vivere a Cuba è un continuo intreccio di due mondi, in alcuni
momenti di scontro, di negazione, in altri di incontro, di identificazione. In
ogni modo è un elemento costante nelle giornate di uno straniero, che lo si
voglia o no: c'è sempre uno spigolo della tua visione del mondo che se la vede
con un altro del mondo che ti ospita e se non si combinano in qualche modo,
allora fanno scintille. Molti anni fa, Loredana, un'amica italiana con decenni
di navigazione nell'universo cubano cercò di trasmettermi un concetto che
allora non colsi. "la cubania è forte", questo mi diceva.
giovedì 19 ottobre 2017
I Colossi di Maisel Lopez
I colossi sono volti di bambini cubani che costellano le strade di
Buenavista a Playa. L'artista che li realizza è il giovane Maisel Lopez.
Sono vere e proprie apparizioni nelle strade della città.
lunedì 16 ottobre 2017
Lo straniero
C'è poco da fare: è un concetto, uno steccato, un muro contro il quale un immigrato - perchè questo sono a Cuba - sbatte la testa in continuazione. L'essere straniero. Se non lo vivi sulla tua pelle non lo capisci. Oppure vai avanti ad ipotesi ed astrazioni. Se decidi di andare a vivere all'estero questo allegato te lo porti dentro come una malattia autoimmune. È una questione di abitudini diverse, di gusti diversi, di modi di decodificare gli altri e di essere decodificato, di modi di ridere, di modi di mangiare, di modi di amare.
giovedì 12 ottobre 2017
lunedì 9 ottobre 2017
Ancora tu?
Di nuovo qui. Computer acceso, sigarette, totale
disordine nella mia stanza, una trentina di libri sulla mia destra, un Kindle,
un ombrello macchiato, uno scampolo di stoffa mal piegato, uno scatolone, due
materassi in verticale, una lastra di cartongesso, un cavalletto, un pacco di
carta igienica, una bici rotta, buste, un fornello, una scala, ma alla fine,
qui,
davanti a me, l'importante: lo spazio per questa tastiera, le mie dita, la voglia di
scrivere. In realtà, seppur con
un'incostanza terrificante, ci sono sempre stato. Intendo dire nei pressi di
questo blog, dalle parti di un diario di un viaggio che non è più un viaggio.
Nell'ultimo anno ho scritto qualcosa ma, tirando le somme, gli ultimi post
scritti con un impegno serio ed una cadenza regolare risalgono a quando? A un
anno e mezzo, due anni fa? Ok. In questo tempo non sono stato in un sottoscala
a piangere rivoltandomi in un lago di vomito ma ho tirato avanti.
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