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giovedì 26 novembre 2020

La morte di Diego Maradona

 

La morte di Diego Maradona

La morte di Diego Maradona non è stata solo la morte di un calciatore. La morte di Diego Maradona è stata la morte di un artista.


Se le persone, soprattutto i giovani, non hanno compreso la differenza abissale che c'è tra Maradona e i vari Ronaldo, Messi, Ibrahimovich, Zico, Pelè, Platini, ecc., vuol dire che non capiscono un cazzo. Di calcio, ovviamente, ma più in generale della vita. Quelli hanno giocato a calcio, Lui ha fatto arte

Se le persone continuano a salutarlo oggi scrivendo frasi del tipo: "non giudico l'uomo, piango il campione", o "non condivido la sua vita ma era un grandissimo giocatore", vuol dire che non hanno capito bene la cifra artistica di Diego Maradona.

giovedì 7 maggio 2020

venerdì 17 aprile 2020

mercoledì 25 marzo 2020

Capitolo 53


Oggi compio 53 anni. Mia madre in videochiamata mi racconta che sono nato alle tre e un quarto del mattino. Mi dice che non è sicura, che tutti e tre noi fratelli siamo nati a e un quarto. Oggi va a controllare nei suoi diari e poi mi fa sapere. Mia madre ha scritto diari. Nel corso degli anni me ne ha letto spezzoni, quelli che lasciava circolare malvolentieri durante le feste comandate o i compleanni. Li leggerò mai per intero?

sabato 21 marzo 2020

Attendere, prego...


Parlavo ieri con Alessio, un amico che vive qui all'Avana da molti anni, e ci scambiavamo impressioni e paure sulla situazione. Cuba ha chiuso le frontiere ed era quello che doveva fare, ora non ci resta che attendere. Attendere. Questo soltanto dobbiamo fare adesso: aspettare. Mi diceva "perchè non scrivi qualcosa su questa attesa?", io gli rispondevo che ero parecchio scoglionato, che non ne avevo voglia. Stamattina continuo a non averla la voglia. Ma ci penso all'attesa.

mercoledì 18 marzo 2020

Essere e tempo


Non ho voglia di scrivere. Nessuna. Giro intorno al mio computer come si gira intorno a un mucchio di panni da stirare, a un pavimento zozzo, a una merda da raccogliere. Eppure avrei tempo. Quel tempo che corteggio sempre con le mie lagne, quello che perdo, in quel maledetto altrove in cui vivo e in cui recito di disperarmi. Ecco, ora ce l'ho. Sta qui. Niente di meglio che una bella epidemia per non avere distrazioni.