Non ho voglia di scrivere. Nessuna. Giro
intorno al mio computer come si gira intorno a un mucchio di panni da stirare,
a un pavimento zozzo, a una merda da raccogliere. Eppure avrei tempo. Quel
tempo che corteggio sempre con le mie lagne, quello che perdo, in quel
maledetto altrove in cui vivo e in cui recito di disperarmi. Ecco, ora ce l'ho.
Sta qui. Niente di meglio che una bella epidemia per non avere distrazioni.
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mercoledì 18 marzo 2020
domenica 13 ottobre 2019
Joker a Cuba
In
questi giorni fa caldo qui all'Avana...bella notizia: fa sempre caldo. Sì, ma in
questa stagione è un caldo ancora più difficile: pioggia, poi sole, poi una
specie di nube umida irrespirabile che si solleva e tu muori. Al massimo
sopravvivi. È così. Meno macchine, meno traffico e quella specie di intimità
per le strade, quelle cadenze da paesino, il rumore dei passi, il cigolio delle
bici. Siamo in un passaggio difficile per l'economia del paese. L'embargo
violento come non lo è mai stato costringe tutti ad una rinnovata resistenza.
Figurati, tutti pronti da sempre. E questa volta più pronti di sempre.
Due
sere fa ho visto il film Joker. Ho ancora nelle orecchie e negli occhi quella risata triste,
(macché triste, disperata) del protagonista. Un grido per me.
lunedì 26 novembre 2018
Cuba libre - Difendere Cuba
Cuba Libre non è solo il nome di un cocktail. Per chi conosce il paese, Cuba libre è un grido di vittoria che viene con la Rivoluzione e oggi più che mai attuale sulla bocca di chiunque voglia difenderla: Cuba Libre!
Sono
un paio di mesi che non scrivo su questo blog. Avevo poca voglia e pochi temi
che mi interessassero davvero. Ogni tanto mi mettevo lì con un titolo,
cominciavo a scrivere ma subito mi sembrava un'operazione obbligata, una specie
di compito ed io e i compiti non andiamo d'accordo.
lunedì 30 luglio 2018
L'Avana: Itinerario turistico n.2
Riprendo
il tema degli itinerari cittadini. Di quelli inusuali che pochi conoscono. Sono
percorsi personali, l'ho già detto, che non hanno pretese di essere belli senza
discussione. Anzi, la discussione la provocano. Quando, la volta scorsa, ho
parlato del cimitero di Colon, c'è chi mi ha affrontato col crocifisso
lanciandomi spruzzi di acqua santa ed anatemi. In ogni modo, stavolta mi
piacerebbe parlare della costa della città. E soprattutto del versante
occidentale, quello che va da Miramar fino a Santa Fe.
mercoledì 31 gennaio 2018
Le relazioni pericolose
Uno
degli aspetti che mi hanno più sorpreso, soprattutto nei primi tempi in cui
frequentavo Cuba, riguarda il concetto di relazione che hanno sviluppato da
queste parti. Più che sorpreso, direi lasciato basito, incapace di incasellare
un materiale tanto eterogeneo, tanto non catalogabile, in un reticolato di
categorie note, domestiche, inoffensive. Le relazioni.
lunedì 11 dicembre 2017
Hape, la festa più cool dell'Avana. Intervista a Simone Buosi.
Quando
si parla della vita notturna di Cuba si pensa soltanto a locali di salsa, di
merengue, di rumba o, al massimo, a discoteche martoriate dal reggaeton. Invece
l'offerta, soprattutto nella capitale, è molto più varia e non mancano sorprese
in linea con le tendenze più aggiornate sui generi musicali internazionali. Una
delle iniziative più alla moda e, in un certo senso "diversa da
tutto" è Hape. Nata quasi per gioco tra un gruppo di stranieri che
lavorano a Cuba, è diventato molto rapidamente l'evento clou per chi vuole
conoscere tutti i sapori, anche quelli meno banali, delle notti habanere.
giovedì 16 novembre 2017
mercoledì 1 novembre 2017
lunedì 23 ottobre 2017
La cubania
Per
certi versi vivere a Cuba è un continuo intreccio di due mondi, in alcuni
momenti di scontro, di negazione, in altri di incontro, di identificazione. In
ogni modo è un elemento costante nelle giornate di uno straniero, che lo si
voglia o no: c'è sempre uno spigolo della tua visione del mondo che se la vede
con un altro del mondo che ti ospita e se non si combinano in qualche modo,
allora fanno scintille. Molti anni fa, Loredana, un'amica italiana con decenni
di navigazione nell'universo cubano cercò di trasmettermi un concetto che
allora non colsi. "la cubania è forte", questo mi diceva.
giovedì 19 ottobre 2017
I Colossi di Maisel Lopez
I colossi sono volti di bambini cubani che costellano le strade di
Buenavista a Playa. L'artista che li realizza è il giovane Maisel Lopez.
Sono vere e proprie apparizioni nelle strade della città.
lunedì 16 ottobre 2017
Lo straniero
C'è poco da fare: è un concetto, uno steccato, un muro contro il quale un immigrato - perchè questo sono a Cuba - sbatte la testa in continuazione. L'essere straniero. Se non lo vivi sulla tua pelle non lo capisci. Oppure vai avanti ad ipotesi ed astrazioni. Se decidi di andare a vivere all'estero questo allegato te lo porti dentro come una malattia autoimmune. È una questione di abitudini diverse, di gusti diversi, di modi di decodificare gli altri e di essere decodificato, di modi di ridere, di modi di mangiare, di modi di amare.
giovedì 12 ottobre 2017
lunedì 9 ottobre 2017
Ancora tu?
Di nuovo qui. Computer acceso, sigarette, totale
disordine nella mia stanza, una trentina di libri sulla mia destra, un Kindle,
un ombrello macchiato, uno scampolo di stoffa mal piegato, uno scatolone, due
materassi in verticale, una lastra di cartongesso, un cavalletto, un pacco di
carta igienica, una bici rotta, buste, un fornello, una scala, ma alla fine,
qui,
davanti a me, l'importante: lo spazio per questa tastiera, le mie dita, la voglia di
scrivere. In realtà, seppur con
un'incostanza terrificante, ci sono sempre stato. Intendo dire nei pressi di
questo blog, dalle parti di un diario di un viaggio che non è più un viaggio.
Nell'ultimo anno ho scritto qualcosa ma, tirando le somme, gli ultimi post
scritti con un impegno serio ed una cadenza regolare risalgono a quando? A un
anno e mezzo, due anni fa? Ok. In questo tempo non sono stato in un sottoscala
a piangere rivoltandomi in un lago di vomito ma ho tirato avanti.
martedì 21 marzo 2017
La Cuba di Alessandro Zarlatti
Unica data a Roma per parlare di Cuba, di attualità, di storia e di storie con uno scrittore che ha fatto di Cuba lo scenario per i propri racconti.
Vi aspettiamo
Vi aspettiamo
mercoledì 28 dicembre 2016
Fantasmi
C'era il mare dietro al buio della Playita de 16 e in mezzo sagome di persone che passavano come fantasmi tra la terra e il
cielo. Tra ciò che restava della terra e ciò che restava del cielo. Giovanni e
Daisy avevano preso un tavolo appartato nel ristorante 7 dias che si affacciava proprio su questo panorama soltanto
intuito e intuivano le onde e le maree e la sensazione della risacca sulla
pelle, quella che ti sposta appena ma ti avverte soltanto di ciò di cui sarebbe
capace.
lunedì 5 dicembre 2016
Il mio Fidel
Pioveva. Per meglio dire: piovigginava ieri sera. Nonostante questo, con
Emanuele avevamo deciso di andare a bere qualcosa in un locale vicino a
Linea. Chiacchiere tranquille. Birra. Cicartici. Perché intorno ai
cinquant'anni parli di cicatrici e dei cerotti che metti. Poco altro. La
mattina ero andato con Yeislany a ritirare la nostra sentenza di
divorzio. Due amici io e lei. Poi le avevo detto di tenere lei quei
fogli perchè il mio zaino era pieno di olio. I miei soliti casini. Moto
mezza rotta, lasciamo perdere.
venerdì 26 febbraio 2016
domenica 7 febbraio 2016
Intervista a Luis Ernesto Doñas
Laureato presso l’ISA (Instituto
Superior de Arte) de L’Avana in Media audiovisivi e Regia filmica.
Dopo varie collaborazioni in lungometraggi di importanti autori come Enrique Pineda Barnet, Carlos Lechuga e Jorge Luis Sánchez, realizza documentari, clip di video-danza e cortometraggi di fiction, fra cui OSLO che gli ha fatto ottenere numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Di recente ha co-diretto l’opera teatrale BENT.
Dopo varie collaborazioni in lungometraggi di importanti autori come Enrique Pineda Barnet, Carlos Lechuga e Jorge Luis Sánchez, realizza documentari, clip di video-danza e cortometraggi di fiction, fra cui OSLO che gli ha fatto ottenere numerosi riconoscimenti nazionali e internazionali. Di recente ha co-diretto l’opera teatrale BENT.
Nel 2015 è stato il regista
dell’allestimento dell’ALCINA di Handel per il Teatro Lirico Nazionale di Cuba,
nel quale ha immesso un nuovo modo di produrre l’opera lirica, e in particolare
l’opera barocca, innovando nel campo dell’interpretazione e della recitazione.
Innamorato dell’Italia, e in particolare di Roma dove ha studiato per 7 anni, ma
anche di Taormina, Trieste e di ogni città sul mare, sta ora scrivendo il suo
primo lungometraggio, Esencia Habana, su uno dei primi bar a permettere
spettacoli di travestiti.
Gli rivolgiamo le canoniche 5 domande
più una.
sabato 23 gennaio 2016
Punto di vista
Ho un'oretta per scrivere
qualcosa e quindi scrivo. Il bello all'Avana ha avuto un rallentamento
preoccupante in questi ultimi mesi, ha perso il ritmo come un ballerino demotivato.
E qualcuno mi domanda: "chiude i battenti?".
Non lo so. Forse diventerà una cosa più grande. Forse più piccola. Forse
niente. Non ho idea. Invece so che la sua intermittenza mi piace. Mi piace
scrivere quando ne ho voglia. Quando ho qualcosa da dire, quando ho tempo e
soprattutto quando tira il vento giusto. Nasce su una promessa di irregolarità,
di parzialità, di umori, e le dichiarazioni di intenti, come i peccati
originali, sono importanti.
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