martedì 23 giugno 2015

La musica del vicino è sempre più brutta


Chacal reggaeton
Al mio vicino di casa piace molto il reggaeton. Non me l'ha mai confessato personalmente perchè io ho imparato la lezione di non socializzare per nessuna ragione, neanche in punto di morte, con dei vicini, ma lo deduco dal fatto che da circa una settimana lo mette. Non lo mette così, di passaggio. Lo mette sempre. A palla. È la colonna sonora della sua vita, della mia e di un'altra dozzina di persone che hanno la sciagura di avere una famiglia allegra nel vicinato. Io mi sento fortunato. Vivo a Playa e la mia casa confina con questa gente e per il resto con banche. In altri quartieri la colonna sonora si moltiplica per quanti sono i vicini. Ogni vicino ha bisogno di una colonna sonora per rendere meraviglioso, sensuale, trionfante, il tempo di cottura dei fagioli o il nulla.

giovedì 18 giugno 2015

Le 5 domande su L'Avana - Risponde Nassiry Lugo leader dei Moneda Dura

Nassiry Lugo
"Nassiry Lugo leader del famoso gruppo Moneda Dura".

L'avana, 18 giugno 2015

Cos'è il bello a L'Avana per te?

La cosa più bella di L'Avana è la sua gente che non si stanca mai di lottare e di sognare.

lunedì 15 giugno 2015

Roma, Italia, Cuba, mondo.


Cuba Italia
È difficile spiegare lo strano rapporto che si ha con l'Italia vivendo all'estero. Fra due settimane torno a Roma per una quindicina di giorni ed è un evento che si fa sentire. L'Italia si muove come una malattia autoimmune. Per lunghi periodi rimane sotto pelle ma sai che c'è ed ogni tanto torna in superficie. Fenomeni strani. Inquietudini. Stanotte ho sognato la perifrastica passiva e non so sinceramente cosa voglia dire se non che, in fondo, sono rimasto a cazzeggiare sempre fra i banchi di un liceo della capitale. Due giorni fa ho guardato un dvd che mi ha regalato un'amica italiana sulla trattativa stato-mafia, di Sabina Guzzanti. Niente di inimmaginabile ma, certo, quando lo vedi così, spiattellato come in un documentario sugli elefanti, fa un certo effetto.  Forza Italia sarebbe stato un partito nato dalle intuizioni congiunte di mafia, massoneria e destra eversiva. Ma va?

martedì 9 giugno 2015

Rassegna su Mario Monicelli al Cinema Chaplin fino al 12 giugno


Mario Monicelli, el conocido de siempre
Cine Charles Chaplin – del 2 al 12 de junio de 2015


El médico y el curandero (martes 2, h 14 – domingo 7, h 17)

Il medico e lo stregone / Mario Monicelli (97’) Italia-Francia, 1957 / s.t. españoles /
Vittorio De Sica, Marcello Mastroianni, Marisa Merlini, Alberto Sordi, Lorella De Luca, Gabriella Pallotta.
DVD, Sonido Estereofónico. Blanco y Negro.

El joven doctor Francesco Marchetti se instala en su nuevo destino, un perdido pueblecito de nombre Pianetta. Pronto descubre que allí los supersticiosos e ignorantes campesinos prefieren que les trate Don Antonio, un veterano curandero… Estreno en Cuba.

Le 5 domande su L'Avana - Risponde Alain Daniel

Alain Daniel
"Alain Daniel, popolare cantante ed attore cubano".

L'avana, 9 giugno 2015

Cos'è il bello a L'Avana per te?


  L'Avana è una città magica, non solo perché sia mia, e questo è già un motivo per amarla, ma anche per la sua complicità con il tempo, la sua immutabilità e la sua persistenza nel tempo (nonostante il suo deterioramento), per la sua storia, la sua cultura, e la sua immensa mescolanza, tutto questo fa in modo che l'Avana sia uno dei luoghi più attraenti del mondo in tutte le epoche.
Non sono stati pochi i personaggi celebri nei secoli: poeti, romanzieri, saggisti, cantanti, compositori, pittori, statisti, monarchi, ecc. quelli che si  sono ispirati all’Avana, e questo chiarisce tutto.Io che non sono per niente una celebrità tuttavia mi sono ispirato all’Avana e in tante delle mie canzoni, la evoco. Per un film  che ancora non è uscito, ho scritto un tema musicale che recita:… E la soglia dei tuoi dolori, sarò il tuo sorriso se ti manca, per alleggerire vecchi rancori, quando si inclina la bilancia.Bella sposa del tempo, ispirazione della mia anima, ho bisogno di sapere se mi accompagnerai anche domani, senza nascondere le tue virtù e il litorale della tua calma, oggi ho bisogno di sapere cosa sarebbe di me? Se tu dovessi venirmi a mancare, Avana.Per me la cosa più bella dell’Avana è la sua immensa varietà di culture e razze.


Ristorante Opera


A L'Avana le cose succedono per caso ma succedono con sicurezza. È uno strano paradosso ma corrisponde alla realtà. Me lo enunciò anni fa un cubano con il proposito di sorprendermi e non ci riuscì, ma poi nel tempo gli ho dato ragione. Agli appuntamenti le persone non vengono, oppure lo fanno con giorni di ritardo, o inventano cazzate, o muoiono, però finisce che poi le ribecchi con una sicurezza che in termini statistici sfiora il 100%. Serve solo pazienza, giornate che seguano la rivoluzione di Giove, altro da fare. Un mondo minuscolo che segue regole diverse dalle nostre ma che funzionano.

martedì 2 giugno 2015

Tomas Milian, il cubano che non ti aspetti


Tomas MilianUn paio di mesi fa sono stato invitato alla proiezione di un documentario sulla figura di Tomas Milian, attore cubano nato prima della Rivoluzione, che ha trovato fortuna fuori.  In Italia è conosciuto prevalentemente per il personaggio popolare del "Monnezza" che ha spopolato negli anni 70/80 ma sono molti meno quelli che sanno che è stato il pupillo di registi del calibro di Antonioni, Visconti. Una proiezione ristretta alla cinemateca "Fresa y Chocolate" dalla quale mi aspettavo un percorso semplice lungo svolte note della storia dell'attore attraversando stagioni luminose di cinema internazionale. Per la verità a novembre avevo avuto il privilegio di sentire l'odore del back-stage. In occasione delle riprese ero stato invitato ad una cena con Tomas. Una tavolata piacevole all'Avana Vecchia con una decina di persone e con un Tomas un po' taciturno. Ho scambiato con lui frasi smozzicate, battute sulla Roma, scemenze. Era stanco e forse irritato come un vecchio lontano dalla sua casa.
Quel giorno non mi fece una grande impressione. Era un monumento a se stesso, un uomo bello e poco altro. Un riferimento ininterrotto a pellicole, a nomi famosi, a pezzi dell'immaginario collettivo ma niente di maneggiabile, niente di autentico, all'apparenza. Invece, vedendo il documentario ho ricevuto una vera e propria sorpresa. Quell'anziano taciturno che avevo conosciuto mesi prima esce fuori con la forza di un leone, con la profondità evocativa delle rovine di una civiltà. Pagine alternate tra ironia e malinconia per un percorso inatteso, mai banale, mai stupido. Sincerità estrema, lealtà verso la vita, quella che auguri a te stesso il giorno che non sarà più importante votare l'anima all'apparenza. I pettegolezzi che sbiadiscono e perdono importanza, quasi disturbano un racconto che sembra un momento unico, il testamento di un uomo profondo. Esce e comanda la bellezza dei suoi vuoti di memoria, la disperazione di certi sguardi, l'irruzione di ricordi difficili come sassate che vengono da lontano. Il Monnezza lontanissimo davvero, ma anche quel tessuto pubblico cucito coi nomi di Visconti, Antonioni, di quell'attrice che per lui aveva perso la testa o di quell'altro che era antipatico davvero. Un uomo, gli spessori di un uomo, che per circostanze varie ha fatto l'attore. A L'Avana succede anche questo: giri l'angolo e scopri Tomas Milian...