lunedì 30 marzo 2015
mercoledì 25 marzo 2015
Le 5 domande su L'Avana - Questa settimana risponde Alberto Lentini
"Alberto Lentini, giornalista italiano appassionato di Cuba"
L'avana, 25 marzo 2015
Cos'è il bello a L'Avana per te?
Il tramonto sul Malecòn. Vale il viaggio a L'Avana.
Dove ti piace andare con la persona che ami?
Al cimitero di Colòn nel reparto cinese.
La vita dopo la morte
È
tutto a posto: esiste la vita dopo la morte. Fine delle angosce, fine del
pessimismo, fine delle religioni. Ora non ho tutti i dettagli ma è sicuro.
Abbiate la pazienza di leggere queste righe fino alla fine e saprete tutto sul
vostro destino.
Dunque,
vorrei che fosse chiaro che a Cuba tutti quegli spettacoli con donne vestite
come Moira Orfei che mostrano la loro bellezza al ritmo di una musica qualunque
sono specchietti per le allodole. Servono per togliere dei soldi a canadesi
scorticati dal sole e dall'alcol con uno spettacolo mediocre facendo loro
credere che Cuba si muova così. Si muove così il loro immaginario da quattro
soldi. Il Tropicana ( e mille altri posti simili) è un locale
turistico e non solo per i prezzi. È turistico perché crea una
realtà che risponde alle aspettative del visitatore, nada mas. Un po' come i
centurioni appostati come rapaci sotto al Colosseo. Monnezza.
sabato 21 marzo 2015
Bambini al Museo Nacional de Bellas Artes
Una
delle cose più odiose che un paese possa fare per la sua gente è quella di
rendere il proprio patrimonio artistico inaccessibile. I musei vaticani sono
una bella storia ma il prezzo del biglietto taglia fuori fette sempre più
grandi di popolazione che decidono saggiamente di spendere quei soldi per
sfamare un figlio piuttosto che regalarli a quei simpatici esserini vestiti di
nero. Parlo dei musei vaticani perchè mi stanno particolarmente simpatici ma il
problema riguarda molta parte dei musei italiani e del mondo. La fruizione
dell'arte è fondamentale. L'accesso ad essa è, secondo me, più cruciale della
banda larga per tutti. Che me ne faccio della banda larga se poi la uso per
andarmi a scaricare l'ultimo film di Muccino o l'ultima meravigliosa canzone di
Pitbull? I buoi sono già scappati. Il proprio senso del bello è stato già
sfasciato a colpi di cazzate. Penso a questo mentre sto seduto per terra nel
grande cortile interno del Museo Nacional de Bellas Artes
di L'Avana (davanti al Museo de la Revolucion, adesso l'indirizzo esatto non lo
so... Chiedete, mica sono un un vigile urbano).
lunedì 9 marzo 2015
Questo Blog
Questo
blog poteva chiamarsi "Quello che piace a me, punto e basta" e forse
avrebbe dichiarato con maggior forza lo spirito che lo fonda e che mi anima:
quello di disegnare un percorso altamente soggettivo di ciò che piace a me a L'Avana. D'altro canto, dalla
"Critica del giudizio" di Kant in poi, siamo stati liberati da un
concetto di bello "a priori" e quindi, in poche parole, faccio come
mi pare. L'Avana è la città che ho scelto per vivere e per scrivere. Secondo me
(quante volte ripeterò “secondo me” nei mesi a seguire?) è la città più bella del mondo e non cerco un contraddittorio. Secondo
me. E mi basta. L'Avana è una città (città? Non ne sono sicuro, meglio
chiamarla mondo) con una vita culturale incredibile, talenti veri in ogni campo
dell'arte, della cultura in generale, della musica. Ha un fermento creativo che
non ho mai intercettato in tanti paesi del primo mondo. E accanto a questo,
L'Avana possiede un bello, direi, involontario. Quello che non ti aspetti.
Quello che ti prende i sensi con la guardia bassa.
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